30 Maggio 2020 | Posted in:News

A cinque anni dalla pubblicazione di Laudato si’ i numerosi frutti dell’enciclica si   scontrano, però, con dati ambientali e sociali non certo rassicuranti. Per questo Papa Francesco lancia un anno dedicato al documento. L’epidemia di Covid-19 può diventare un’occasione da cogliere per re-impostare il nostro  modello sociale proprio sui grandi temi di Laudato si’. Nei mesi di quarantena il pianeta ha ripreso a respirare. Sono molti i dati che lo confermano. Eppure l’uomo che consuma, inquina, brucia e sporca è anche l’uomo che coltiva, disinfesta,   pota, irriga, concima e tutela. Per far star bene il mondo non serve che ci fermiamo o compariamo, serve che orientiamo verso il bene comune i nostri slanci,   soprattutto in due direzioni: la riduzione dei consumi, che, come abbiamo visto in quarantena, ci è possibile e ci fa bene, e un ripensamento del lavoro in chiave ‘smart’, con la diminuzione di spostamenti, inquinamento, dispendio energetico. Nel tempo del Coronavirus, che è una potente forza di disgregazione, riscopriamo quanto sia essenziale la solidarietà e quanto importante sia il suo legame  etimologico con la solidità, con la tessitura di legami capaci di sostenerci. La solidarietà assume nuovi volti, nuove sfaccettature, e scopriamo così che   globalizzarla significa farla diventare ancora più pervasiva, portandola dentro spazi anche molto privati o quotidiani e liberandola da ogni retrogusto assistenzialista.